Kerri Chandler, il padre della deep house atteso a Perugia

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Sabato 17 marzo il celebre dj e producer americano di fama internazionale si esibirà al Cantiere Club per una serata tutta da ballare che vede in line up anche i dj’s locali Faust-T, Sauro, Marco Cucchia e Viceversa.

PERUGIA – Kerri Chandler è universalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori del genere deep house. Uno stile, quello del noto dj americano, altamente riconoscibile: la sua caratteristica più amata è quella di saper sempre combinare e alternare momenti di soul, ricordi musicali del suo passato inculcati dall’ambiente familiare, a ritmiche dure, suoni elettronici talvolta anche scarni.

Sabato 17 marzo è atteso a Perugia come ospite principale del Cantiere Club. Una serata che sarà tutta da ballare visto che in consolle si alterneranno anche i noti e storici dj’s locali Faust-T, Sauro, Marco Cucchia e Viceversa.

Kerri Chandler nasce negli anni settanta nel New Jersey, all’ombra del club Zanzibar, dove la selezione musicale era curata da uno dei dj più in voga a quel momento: Tony Humphries. La frequentazione di questo locale sarà determinante nel far scoccare la passione per la musica house in Kerri, aiutato anche dal padre dj, che contribuì a far crescere la sua cultura musicale, in particolare verso la prima scena underground newyorkese. Affascinato dal mondo della produzione musicale, inizia a lavorare con drum machine e sintetizzatori, per poi creare un piccolissima etichetta discografica (Express Records) che serviva in pratica per promuovere collaborazioni per “produrre” altri artisti. Più che di deep house, in presenza di Kerri Chandler, si parla spesso di ‘NJ house’, ovvero una particolare forma di house nata e promossa all’interno dell’area metropolitana a Sud dello stato di New York, che si caratterizza per atmosfere meno calde e suoni più profondi, che incorniciano riff fatti di sintetizzatori.

Il suo vero debutto nel mondo discografico arriva nel 1990 con la Atlantic Records e l’EP ‘SuperLover / Get It Off’. Da lì inizia la sua ascesa con uscite su Shelter Records e con la sua etichetta discografica Madhouse, diventando un nome sempre più rispettato negli ambienti della house più alternativa della East Coast. Nel 1996 il suo debutto su King Street col singolo Hallelujah, tappa importante per la sua carriera perché sarà proprio questa label a dargli grande visibilità internazionale. Altra tappa importante sarà l’apertura nel ’98 della Sfere Recordings etichetta che utilizzerà per promuovere artisti con dischi che seguano la sua linea musicale. Intanto accresce sempre di più la sua già sconfinata discografia accumulata in meno di 10 anni, e inserisce tra le label con cui ha collaborato altri nomi balsonati come Nervous Recordings, EW, Deeply Rooted House, ma soprattutto NRK. Il successo ottenuto come producer lo porterà a alla fama anche nel mondo del clubbing, tanto da diventare un dj molto richiesto in ogni parte del mondo, anche in Italia dove arriverà soprattutto grazie agli ingaggi del promoter napoletano Angels of Love. Entra anche nell’orbita Defected che gli affida le consolle di alcuni suoi party e anche la selezione della famosa serie di compilation ‘Soul Heaven’. Negli anni Duemila il successo di Kerri Chandler diventa di portata internazionale, grazie anche alla spinta ottenuta con una serie di singoli usciti.

Danilo Nardoni