Adriano Massettini Moretti entra nella ‘Terza Dimensione’

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Celebre per la sua arte murale il maestro sconfina nella profondità ed arricchisce il Borgo d’Oro perugino con nuove sculture tridimensionali che rendono il passaggio quasi onirico come in un preludio al risveglio per la riconquista della realtà…

di Matteo Bianchini – foto di Marcello Davide Staccioli

PERUGIA – Si potrebbe affermare che le opere di Adriano Massettini Moretti, con il loro ‘continuous remodeling‘ che le riplasma ininterrottamente giorno per giorno tramite i fenomeni naturali, siano da sempre collocabili nella ‘Quarta Dimensione’ data anche la loro caratteristica di immortalare soggetti che vanno aldilà dello spazio e del tempo… Restando però in un contesto più materiale non è passata di certo inosservata la recente evoluzione delle creazioni del maestro che sembrerebbero aver abbandonato la bidimensionalità tipica dell’installazione murale per conquistare una nuova tridimensionalità volta a rendere ancor più tangibile la continua trasformazione dell’esistente che si crea e si dissolve. Queste  creature oggi visibili sotto determinate forme saranno infatti domani già diverse fino a scomparire completamente per poi riconnettersi al tutto e rinascere con nuove sembianze grazie all’artista in questo scambio continuo di energia e materia.

La ‘nuova dimensione’ ha però portato anche elementi aggiuntivi che vanno oltre al tradizionale ‘cupio dissolvi’ massettiniano… Quasi come fossero scesi dai muri dopo essersi liberati dalle vecchie pietre di via Faina, gli esseri mitologici e gli animali fantastici scolpiti dal maestro occupano ora pienamente lo spazio circostante divenendo ancor più ‘compagni di viaggio’ per coloro che percorrono la via fino a provocare nei passanti una visione quasi onirica superata la quale ci si può risvegliare nella straordinaria realtà del Borgo d’Oro perugino con la ciclica bellezza stagionale della primavera alle porte, delle piante in fioritura e dei tramonti visibili sempre più a tarda ora dal prato del tempio di Michele Arcangelo. In un periodo storico in cui gran parte del mondo sembra ormai soggetta al vero e proprio incantesimo di massa dello ‘Stare a casa’ e della realtà virtuale che vorrebbe privare le persone di ogni legame col proprio passato, immergersi in quartieri storici come il Borgo d’Oro dopo essere transitati fra le creazioni del maestro suscita sensazioni paragonabili al ‘fischio del treno’ pirandelliano che sembrano dirci “Perugia esiste ancora! La primavera esiste ancora! Il mondo esiste ancora!”

Potrebbe forse essere questo un ulteriore messaggio dell’opera massettiniana? Farci attraversare la dimensione del sogno per consentire un risveglio che ci mantenga aggrappati alla realtà verso la riconquista della nostra esistenza?

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Nato a Sanremo (Imperia) si è laureato in Geografia all’Università di Genova ed ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze Biologiche all'Università di Perugia. Tecnico e dirigente di associazioni sportive in Liguria, è originario per via paterna di un piccolo borgo dei Monti Sibillini e risiede per gran parte dell'anno in Umbria. Collaboratore del Perugia Free Press dal 2009, si occupa di temi socio-politici con una particolare attenzione all'altro lato, quello nascosto o volutamente sottaciuto, dei fatti di cronaca non solo locale. Collabora con lo studio giornalistico Consulpress nel web content management. Ha esperienza come consulente web development e account.