di Piero La Terza Sprovieri
L’argomento della terza puntata inerente alla gestione, cura e manutenzione delle nostre piscine fuori terra è riassumibile già nel titolo. Molto spesso viene consigliato per l’azione disinfettante di mantenimento, il trattamento dell’acqua con il dicloro; ovvero il cloro shock indicato per l’avvio e la conclusione della stagione, nella quantità di una pastiglia al giorno per 10 m3 d’acqua da porre direttamente all’interno dello skimmer all’avvio della pompa di ricircolo. Così facendo, l’acqua verrà certamente disinfettata ma non dimentichiamoci che il dicloro per sua natura ha una azione rapida e comunque di elevato impatto. Questo, a lungo andare non gioverà ne al pvc del liner ne tantomeno alle plastiche dello skimmer. Inoltre è generalmente meno tollerato durante la balneazione rispetto al tricloro. Per tutte queste ragioni sarà molto meglio impiegare il tricloro (90%), ovvero il cloro lento in pastiglie nel formato di 200-250 g da mettere negli appositi dispenser galleggianti, i cosiddetti”funghi” (a me ricordano nella forma certe torri piezometriche). Così facendo avremo una cessione lenta e costante nel tempo senza il rischio di deteriorare lo skimmer, le tubature, il filtro a cartuccia e tale tipo di cloro verrà ben tollerato anche dai bagnanti più sensibili. Quanto e come? Dipenderà da diversi fattori come la capienza della piscina stessa; il numero delle persone che hanno fatto il bagno (ricordiamoci che agitando l’acqua il cloro tende a svanire, quindi situazioni tipiche come quelle di bimbi che giocano muovendo grosse quantità d’acqua, tenderanno ad abbassare le ppm di cloro della stessa assai più rapidamente di coloro che si sistemano immobili a prendere il sole ai bordi o magari su di un materassino ad aria). In ogni caso il valore ideale del cloro sarà di 1.0 ppm con un range compreso tra 0.6 e 1.5 ppm. Come spiego nel videotutorial, potranno essere sufficienti 24 ore ogni 48, oppure 8/10 ore ogni 24. Ognuno troverà il tempo giusto dopo qualche controllo dell’acqua con l’apposito kit di misurazione (liquido, in compressine solubili, ecc.). Anche per il cloro vale la stessa raccomandazione che diedi nella precedente puntata per il riduttore di pH: evitare sempre i barattoli da 1 Kg a favore dei contenitori da 10 Kg. Personalmente trovo molto economico il dicloro 10 Kg reperibile su Amazon. Generalmente in rete si trovano buoni prezzi, ma anche negli ingrossi per piscine e negli stessi centri di bricolage e supermercati, le confezioni da 10 Kg (quando disponibili) costeranno sensibilmente meno rispetto a quelle da un solo chilogrammo. Parlando in soldoni: se 1 Kg di cloro lento lo pago 12 € in negozio; lo stesso, ma in confezione da 10 Kg in rete mi verrà attorno ai 50-60 € comprensivi della spedizione, con un risparmio di circa il 55%. Un’ultima raccomandazione: prestate attenzione al diametro del dispenser; ad esempio, il mio è fatto per ospitare compresse da 200 g, mentre quelle che ho attualmente a disposizione sono da 250 g. Le compresse sono molto coriacee da sezionare; un buon metodo rapido per spezzettarle che non disperde schegge di prodotto ovunque è quello di metterle in una busta di plastica e di batterla in terra. I frammenti andranno nel dispenser così come sono, ma sarà meglio scegliere un dispenser che possa ospitare anche il formato più grande, a tutto guadagno della versatilità e risparmio del nostro tempo. Buona visione e.. alla prossima puntata.