In Italia la situazione sta diventando critica non solo per gli extracomunitari che sbarcano con la speranza di migliorare le proprie condizioni di vita ma anche per gli stessi cittadini italiani
di Maurizio Vignaroli
Iniziano a vedersi cartelli di persone che elemosinano aiuti nei confronti delle istituzioni, perchè non riescono ne a mangiare (aumentano gli italiani che pur vergognandosi fanno ricorso alla Caritas) ne a curarsi come nel caso della foto in cui un ex dipendente portuale, trasferitosi a Perugia, ha reso nota la sua vicenda sedendosi sulle scalette del Duomo e mostrando il suo cartello.
Il cartello recita: “L’emarginazione arrecatami dalla mancata assistenza da parte delle istituzioni sociali e politiche mette sia voi che me nell’imbarazzo dell’elemosina e manda a rotoli la mia dignità di persona onesta e laboriosa. Grazie!!!”
Ai messaggi di aiuto e all’ammissione di dover ricorrere all’elemosina per poter sopravvivere, le istituzioni rispondono con altrettanta elemosina. Fa riflettere un altro cartello esposto alla cassa dei supermercati che avvisa: con la “Social card” si posso acquistare generi alimentari ed in particolare solo determinati prodotti.
Incredibile ma vero sembra che siamo tornati ai tempi della ll Guerra Mondiale. Allora c’era la famigerata “Tessera annonaria” un documento personale che definiva la quantità di merci e di generi alimentari acquistabili in un determinato lasso di tempo, in Italia venne reintrodotta con decreto ministeriale durante la Seconda Guerra Mondiale, a partire dal 1940.
A distanza di 80 anni, se pur elettronica e digitalizzata, la Social card degli anni 2000… sembrerebbe “assomigliarle” molto.