Tariffa rifiuti, Rosetti del M5S: “Criterio dei mq. iniquo e viola la legge”

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foto: tommasobori.it

“Tracciabilità e tariffa puntuale sono gli antidoti indispensabili contro l’inefficienza, la penetrazione delle mafie nella gestione dei rifiuti e l’utilizzo a fine privato e non generale dei ricavi dalla gestione dei rifiuti. Inquinamento delle discariche e inchieste giudiziarie avrebbero richiesto che si sterzasse in maniera decisa verso soluzioni di gestione nell’interesse dei cittadini. Ed invece la Giunta Romizi, dopo una riduzione della tariffa, conseguita con la Cristina Rosettiriduzione dei servizi, continua a rifiutare soluzioni che da anni dovevano essere applicate sulla tracciabilità dei rifiuti”. E’ l’ennesima stoccata che Cristina Rosetti, Presidente del Gruppo Consiliare del M5S, porta alla Giunta del Comune di Perugia sottolineando la necessità di applicare la cosiddetta “tariffa puntuale”.  Si tratterebbe di un corrispettivo che il cittadino e l’impresa dovrebbero pagare sulla base dei servizi effettivamente erogati e della reale produzione dei rifiuti.

Invece “si continuano ad applicare – continua la nota – tariffe altissime parametrate sui metri quadri delle superfici occupate e su coefficienti per le diverse attività commerciale che determinano tariffe fino a 15 volte superiori alle effettive potenzialità e produzione effettiva dei rifiuti”.

Ciò avrebbe ripercussioni sulla concorrenza tra imprese e sulla stessa sopravvivenza delle piccole e medie attività commerciali. Secondo il M5S sarebbero poi deludenti, ma prevedibili i risultati in termini di raccolta differenziata e di riuso, recupero e riciclo. Proprio per questo l’adozione della tariffa puntuale, sarebbe in grado di far crescere di almeno il 10% la percentuale della raccolta differenziata e consentirebbe a “tutti di pagare il giusto, in funzione dei servizi comuni erogati, della loro efficienza e soprattutto della maggiore o minore produzione effettiva dei rifiuti indifferenziati, in base al principio chi inquina paga”.

Il M5S ha quindi attivato la Commissione controllo e garanzia, in quanto la normativa tanto nazionale che regionale prevederebbe la tariffa presuntiva come metodo provvisorio e “nessuna motivazione – conclude la consigliera Rosetti – sorregge la scelta che da anni si continua a perpetrare sul metodo presuntivo”. Pertanto anche sotto tale profilo “gli atti comunali sono viziati – continua – da una manifesta  violazione di legge”.

Il M5S invita infine tutte le associazioni di categoria a tutelare le proprie imprese da tariffe inique, proponendo anche in sede giudiziaria tutte le azioni più opportune.

Ma. Vi.