La civiltà del “buon vestire”

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Siamo stati sempre noti per la moda ed il buon mangiare

che oggi imitano parecchio scopiazzando a tutto andare

con svariati e più prodotti molto spesso mal copiati

ed ignorando sempre più, l’ A B C del buon “creare” .

Anche il sarto “Valentino”, l’eccellenza nella moda,

ha sollecitato le donne a guardarsi più allo specchio

evitando scorrettezze che poi crean volgarità.

Molta gente per le strade, è agghindata con mal gusto

dove emerge il primeggiare a scoprire il proprio corpo,

ignorando altri fattori che fan centro al primo colpo.

Non vedete le ragazze che si veston tutte uguali?

Dalle scarpe al capello come tutte collegiali?

Sembran fatte con lo “stampo”che le genera a dozzine

come tanti manichini posti dietro alle vetrine.

Poderosi “sederoni” messi al vento dentro i “leggins”,

ed inoltre minigonne e vestiti assai aderenti

indossati senza gusto da persone incompetenti.

L’eleganza che fu “Classe”, dall’Italia sta sparendo,

tradizione e fantasia che ci stavano elogiando

oggi scendono veloci, spinte da un declassamento

che si sparge a macchia d’olio, ed i valori sta spegnendo.

Pasquina

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Perugina D.O.C. e amante della propria città, ha alternato il lavoro di funzionaria di un Ente Pubblico, alla passione per la pittura e per la scrittura. Fu seguita fin da ragazzina, da Gerardo Dottori amico da tempo della famiglia Ricci. Inizia le prime mostre negli anni '80 con successo, come testimoniano le varie recensioni positive circa le sue opere. In seguito diventa collaboratrice del giornale "Free-Press" con lo pseudonimo di "Pasquina la Perugina" dove, con le sue rime, pone in rilievo l'incongruenza e la negatività dei vari settori sociali ed amministrativi. Ha pubblicato anche vari interessanti e curiosi articoli sugli amici animali. A seguito delle numerose richieste, ora la voce di "Pasquina" torna a farsi sentire.