L’unico sussulto di fastidioso interesse, a dir la verità, l’ho provato anch’io, allorchè il prelato ci ha deliziato con un aneddoto, frutto di un avvenimento occorsogli giorni addietro, quando, invitato presso un istituto tecnico, in mezzo agli studenti, metà musulmani (sic!) e l’altra metà vattelapesca che, si mise ad interrogare un maomettano su che tipo di rapporto nutrisse con la fede. Quegli, a detta di Bassetti, contestò con la tiritera dei risaputi cinque momenti di preghiera quotidiani obbligatori per ogni buon islamico, suscitando (non se ne capisce, però, il perché) l’ammirazione del cardinale. Poi, Bassetti passò ad uno studente cristiano(?), interpellandolo su chi fosse per lui Gesù Cristo, ricevendone per buona risposta un : boh!? Apriti cielo! : facciona avvilita del cardinalone, che se ne esce fuori con un : …ma come siamo ridotti!
La tentazione di fargli presente che la colpa è solo e soltanto della sua chiesa, la quale annuncia mondanità invece che Cristo morto e risorto per la salvezza di tutte le genti, è stata fortissima, ma, per rispetto ai relatori, mi sono morso le labbra ed ho taciuto. Dicevo sopra, terminato di sciorinare delle ovvietà, alle 17,30 in punto, il cardinale ha sollevato le sue eminenti terga ed ha abbandonato la Sala dei Notari, con non solo mio grande sollievo. A quel punto, chapeau bas! : ha iniziato la propria esposizione di fatti concretamente vissuti Rodolfo Casadei, che, coadiuvato da toccanti immagini, ci ha eruditi della situazione degli ultimi cristiani di Iraq e Siria, bene trasposta in uno dei suoi scritti in tema : “Perseguitati perché cristiani”. Orrore, commozione e senso di vergognosa impotenza nei suoi quarantacinque minuti di esposizione m’hanno continuamente assalito… leggi di più (testo integrale)
Leandro Raggiotti