Via della Viola: rinascere partendo dal basso

0
4464
via della Viola

di Vanni Capoccia

E’ un peccato che il turismo a Perugia sia prevalentemente mordi e fuggi. Se i turisti rimanessero un paio di giorni in più potrebbero scoprire che oltre alla Fontana e l’Arco etrusco ci sono una meravigliosa Galleria nazionale, san Francesco al Prato, san Pietro, il Tempio ed un sorprendente dedalo di vicoli, scalette, piazzette. Cosa che fecero in passato grandi scrittori tra i quali Guido Piovene incantato dai nomi di questi vicoli (via piacevole, via graziosa…) e Henry James che si “perse” tra i loro scuri e improvvisi squarci di luce.

Uno di questi gomitoli di vicoli si trova intorno a via Cartolari, della Viola e del Carmine. E chi oggi si aggira dal pomeriggio alla notte per queste strade, oltre a provare quello che provarono gli antichi viaggiatori scopre cinema di qualità, una coraggiosa libreria indipendente, una finestra antropologica-culturale, uno studio d’artista un ex negozio dove si vede gente dipingere, altri da dove esce canto lirico ed il suono di un piano e tanti giovani che vanno lì per la cultura che quei vicoli offrono e per ritrovarsi nei locali che attorno a queste attività culturali sono sorti e che hanno dato una nuova identità ad un borgo della città.

via della Madonna

E sarà proprio per parlare di quello che succede e del piacere che si prova passando in questi vicoli il 24 marzo alla Sala Miliocchi di Corso Garibaldi 36 alle 17,30 riapre la “Bettola letteraria” della Società di Mutuo Soccorso. Per ascoltare i diretti protagonisti di queste esperienze culturali nate dal basso. Per discutere assieme a loro e a chi verrà di cultura, di ciò che in quella zona sta accadendo, di come potrebbe evolvere. Per capire se la cultura fa vivere meglio.

Insomma la “Bettola letteraria” invita a scendere in basso per salire in alto. E, da bettola qual è, offrirà a chi verrà stuzzichini vari, vino bianco e vino rosso.

Primo (Tenca) con l’aiuto della sua brigata farà l’oste. Sandro (Allegrini) con l’aiuto di Cesare (Barbanera), Vanni (Capoccia).tirerà le fila della discussione che sarà, nello spirito della “Bettola”, libera, serena, franca e aperta.

(La “Bettola letteraria” della Società di Mutuo Soccorso)