“Raccolta differenziata dell’organico: 68% riportato in discarica”

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foto: tommasobori.it

Il nuovo metodo per la raccolata differenziata dei rifiuti fortemente voluto dal vicesindaco Urbano Barelli, non ha mai completamente convinto. I mastelli, che hanno sostituiti gli antiestetici e maleodoranti sacchetti colorati abbandonati per strada, sono stati un passo avanti come anche il servizio di raccolta con navette in centro storico. Ma sconcertante è il dato che sembra emergere dalla raccolta dei rifiuti organici: oltre il 68% sarebbe riportato in discarica.

E’ quanto evidenzia il Movimento 5 Stelle che parla di vero e proprio “flop della raccolta differenziata dell’organico nel perugino”: “Nel 2015 su 59 mila tonnellate di rifiuto organico e verde trattate nell’impianto di compostaggio di Piertamelina il 68% del totale è caratterizzato da scarti che poi sono stati smaltiti nella discarica di Borgogiglione (dati forniti da Arpa Umbria)”.

Post su perugia5stelle.it
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La domanda che nasce spontanea è perchè allora tutta questa percentuale di scarti? La colpa è attribuibile esclusivamente a chi differenzia, o meglio non si impegna sufficientemente a farlo? Per i 5 Stelle non è così.

Secondo Fabrizio Ercolanelli, attivista del Gruppo Ambiente M5S e Michele Pietrelli portavoce comunale del movimento “La frazione estranea alla raccolta, ovvero l’errore di selezione, è stimato intorno ad 15% del totale raccolto; questa percentuale tra l’altro è legata alla scelta di Gesenu di svolgere una raccolta di tipo stradale dell’organico nelle periferia di Perugia (il porta a porta riduce la percentuale di scarto fino al 5%)”

Quindi? Semplice: “Da diversi anni – si legge nelll’analisi dei due esponenti 5 Stelle – si sta sempre più affermando l’utilizzo di quelle che sono le plastiche compostabili, usate non solo per le buste che raccolgono i rifiuti organici ma soprattutto per le stoviglie, piatti e bicchieri usa e getta; il loro utilizzo tra l’altro è reso obbligatorio nelle sagre paesane, con tanto di fondi pubblici stanziati per finanziarle. (…) Questi materiali una volta arrivati nell’impianto di Pietramelina passano tramite un vaglio selettivo che, per le loro dimensioni e caratteristiche, li separa dalla frazione organica e vengono scartati dall’impianto stesso. Il risultato è che la quasi totalità dei materiali compostabili conferiti nei raccoglitori dell’umido finiscono nella discarica di Borgogiglione neutralizzando cosi l’impegno di quei cittadini che acquistando questi prodotti pensava cosi di poter ridurre il volume di rifiuti”.

Tuttavia il quantitativo maggiore che rappresenta la percentuale di scarti non sarebbe però data dal materiale selezionato all’ingresso dell’impianto quanto al materiale selezionato alla fine del processo di compostaggio, ovvero “materiale organico – specifica la nota – che nonostante abbia subito il processo di trattamento non si è compostato e anche esso viene smaltito in discarica. Il problema in questo caso deriva dall’impiantistica stessa. Nel tempo – si domandano i 5 Stelle – non sono stati effettuati i giusti interventi di manutenzione? Viene immesso nell’impianto troppi quantitativi di F.O.U? Non vengono rispettate le giuste tempistiche? A queste domande può rispondere solo chi l’impianto lo gestisce. Sta di fatto che il 68% di scarti – sottolineano – è inaccettabile e non si può rimanere indifferenti di fronte a questi dati”.

Il Movimento 5 stelle, come alternativa a questi risultati chiede che venga attuato un programma di estensione del compostaggio domestico presentato a Marzo 2015 e da tempo giacente in consiglio ed inoltre “che venga applicato il prima possibile lo sconto in tariffa a chi pratica il compostaggio domestico, agevolazione economica – conclude l’analisi – che è tra l’altro prevista per legge, ma nel Comune di Perugia mai applicata”.

Redazione