Continuano gli sbarchi di immigrati e la situazione sembra sfuggire al controllo delle autorità. Dopo le tensioni con la NATO la Turchia minaccia la riapertura delle frontiere con possibile nuova ondata di migranti provenienti dai confini della Grecia. L’Europa in tutto questo prende tempo dando l’impressione di non saper bene cosa fare. Intanto il clima si fa più aspro e le opinioni contrapposte più chiare. Di seguito pubblichiamo uno stralcio delle posizioni di Leandro Raggiotti tratte dal blog leandro283.wordpress.com comuni ad una crescente parte della popolazione.
“Non so se ne siate al corrente, però mediamente in Italia fanno ingresso in qualità di clandestini circa 2.000 africani ed orientali al giorno. La stragrande maggioranza di questo popolo in cammino è composta da giovani maschi (in percentuale risibile le donne), ma cresce in maniera esponenziale il numero di minori non accompagnati, perché il valsente che finisce in tasca a chi se ne occupa aumenta in maniera considerevole.
L’ex Belpaese è l’unica nazione che lasci entrare indiscriminatamente chiunque e chi ci rappresenta, unitamente al vescovo di Roma, s’affannano a spiegarci che costituiamo un eccelso esempio d’umanità agli occhi del mondo intero. Come ribattere a questa panzana sesquipedale? Raccontando per esempio che i ragazzoni che vediamo bighellonare nei nostri centri urbani sono bene “in carne” e non presentano nemmeno una di quelle deficienze fisiche che gli spillatori di soldi per vattelapesca quale paese africano ci propinano con immagini strappalacrime di creaturine dalle gonfie pance e dagli occhi coperti da nugoli di mosche? Che per racimolare migliaia d’euro o dollari per pagare gli schiavisti libici o egiziani (dopo il caso Reggeni, ci siamo inimicato pure l’Egitto, mentre il cinico Hollande vi concludeva affari d’oro), occorre disporre di finanziatori (islamici?) o risorse proprie cospicue, da vero e proprio benestante, visti i redditi annuali delle genti d’Africa ed Asia? Che (non) si capisce perché la Marina nazionale, coadiuvata da altre europee, seguiti a lambire le coste libiche, pronte a captare la prima telefonata che gli scafisti inviano non appena hanno spinto in acqua una delle mille bagnarole a loro disposizione, invece di pattugliare le acque territoriali italiane e doverosamente respingere (come da loro incarico istituzionale) chi è sprovvisto di documenti di riconoscimento di sorta? Forse per rispettare quella nobile tradizione che li distinse fin dal mese di settembre 1943?
Continuiamo. Visto che Sicilia, Calabria, Puglia e Campania sono militarmente controllate da Mafia, Stidda, ‘Ndrangheta, Sacra Corona Unita e Camorra, credete sia mai possibile che traffici di sorta siano immuni da “dazio” nel transitare nelle loro terre e che non ci guadagnino pur esse? No, vero? E non finiranno in larga misura come manovali della delinquenza organizzata oltre a mettersi in proprio per attività minori, queste balde new entry, che hanno ridotto vie, piazze, parchi cittadini in bagni pubblici all’aria aperta?
Considerato, inoltre, che dette boldriniane risorse umane non mi sembrano premi Nobel in libera uscita (salvo la coppia di ingegneri chimici ospitati in Vaticano) e no di certo indefessi lavoratori, con che verranno mantenuti quando noi beoti indigeni italiani finiremo con le pezze al c..o e non disporremo di nemmeno un centesimo per sfamarci? E ai nostri giovani, laureati e non, che hanno tagliato il poco invidiabile traguardo del 31% di chi non cerca lavoro per niente, tanto è sfiduciato nel futuro, sopravvivendo sul groppone delle rispettive famiglie, con quale faccia Bergoglio, Mattarella/Napolitano e Renzi spiegheranno che per far contenta certa politica terzomondista dobbiamo comunque essere felici e deficienti di annaspare in questo (…) nostro Paese? (…)”