Il segreto di uno dei fiori all’occhiello della sanità umbra

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Consegna dell’Esoscheletro Robotico al Centro di Riabilitazione Intensiva Neuromotoria

Trevi – Con la cerimonia di consegna dell’ “Esoscheletro Robotico Indossabile” al Centro di Riabilitazione Intensiva Neuromotoria, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno,  è di fatto entrata nel vivo la due giorni  “Trevi benessere, il week end della salute”.

La cerimonia si è tenuta nella sede del Centro  alla presenza del sindaco di Trevi Bernardino Sperandio, dell’assessore regionale alla salute Antonio Bartolini, del predidente della Fondazione Carifo, Gaudenzio Bartolini, del direttore generale Usl Umbria 2 Imolo Fiaschini e del responsabile riabilitazione Italia dell’Emac di Genova Claudio Ceresi.

Trevi_Consegna esoscheletro2Nel ruolo di moderatore dell’incontro, il responsabile del dipartimento neuriabilitazione della Usl Umbria 2, Mauro Zampolini ha rivolto un sentito ringraziamento ai tanti soggetti che hanno contribuito a raggiungere il traguardo, tra i quali il sindaco e l’assessore alla salute di Trevi, Stefania Moccoli che hanno da subito creduto nel progetto.

Tra il folto pubblico oltre che rappresentanti del mondo della sanità umbra, pazienti della struttura e loro congiunti, personale del Centro e numerosi sostenitori, erano presenti gli atleti paralimpici pluridecorati Luca Agoletto e Nicole Orlando, entrata nel cuore di tutti gli italiani anche grazie alla sua partecipazione alla trasmissione Rai “Ballando con le stelle”.

L’importanza del Centro riabilitativo di Trevi, che da trent’anni svolge la propria attività diventando punto di eccellenza in campo nazionale,  è stata evidenziata da tutti i relatori con Zampolini che ha ricordato come il tutto nasca dalla felice intuizione di Franceschini e Piperno due medici che con grande tenacia hanno posto le basi di quello che oggi è considerato uno dei fiori all’occhiello della sanità umbra. “Un ottimo centro non solo dal punto di vista tecnologico e professionale – ha dichiarato Fiaschini – ma anche per la cortesia e l’orgoglio del personale di appartenere a questa struttura. Un valore aggiunto che si riverbera sui pazienti che trovano figure professionali fortemente motivate e attente anche all’aspetto umano”.

Concetti ripresi anche negli interventi successivi con il presidente della Fondazione Carifo che ha assicurato che l’esoscheletro rappresenta solo un primo passo verso la realizzazione dell’intero progetto che ha l’obiettivo di ampliare sempre di più le proprie competenze in questo settore. Ha concluso l’incontro la prova pratica del funzionamento dell’esoscheletro su un paziente, Vinicio Vitali, da anni costretto alla sedia a rotelle.

L’apperecchio ha funzioni riabilitative in quanto permette al paziente, attraverso un sofisticato meccanismo, di camminare con le proprie gambe. “Tengo a precisare – ha chiarito Claudio Ceresi – che non fa ricamminare i pazienti, ma svolge un ruolo riabilitativo significativo perché potenzia la muscolatura e agisce nelle aree cerebrali eventualmente lesionate, per riattivare la memoria dell’atto del camminare”. Di certo Vitali era emozionatissimo: “E’ una sensazione bellissima. Mi sento libero come un gabbiano”.

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