Sono passati pochi mesi da quando Nicole Orlando, atleta paralimpica con sindrome di
Down, salendo la scalinata del palco al teatro Ariston di San Remo ha pronunciato la frase
che ha fatto il giro del mondo “Si, io ho un cromosoma in più. È quello della felicità.”
“Nella nostra città – dice il consigliere Tommaso Bori – ne abbiamo un grande esempio: Roberto Baciocchi. Un atleta che nella sua carriera ha collezionato 4 medaglie d’oro, 1 medaglia argento e 1 medaglia di bronzo ai campionati europei, 3 medaglie di bronzo ai campionati mondiali. Una vita dedita allo sport: dopo un 2014 di successi in cui vince un bronzo ai mondiali in Messico, entra in crisi e nel 2015 non ottiene risultati di rilievo. La federazione decide di puntare su atleti più giovani, visto l’avanzare dell’età. L’occasione si presenta con i giochi olimpici per ragazzi con sindrome di down che si sarebbero svolti in Italia, a Firenze, nel 2016 e un tecnico federale decide di scommettere su Roberto”.
A settembre viene proposto a William Valente di allenarlo in maniera strutturale e con un approccio professionale. I successi arrivano, in una sola annata vince 5 titoli italiani e stabilisce 2 nuovi record del modo: record del mondo nei 50 delfino e rana. A luglio vince tre medaglie ai giochi olimpici (Trisome games): argento e bronzo con le staffette, oro nella gara individuale dei 50 rana.