Guantoni e microfono per Maria Moroni

0
1211
Maria Moroni

La folignate fra l’attività pugilistica e la nuova carriera giornalistica… Nel 2001 divenne la prima donna italiana professionista di boxe

di Matteo Bianchini

Dalle pagine del suo ricchissimo sito internet si autodefinisce “in pausa di riflessione” ma la parola ‘pausa’ non sembra quella più indicata per Maria Moroni: pugile, laureata in giurisprudenza e giornalista pubblicista, la folignate spera ora di intraprendere una carriera come commentatrice televisiva dello sport che ha praticato per anni e del quale non vuole ancora considerarsi ‘ex’.

Maria, in un certo senso sei un personaggio ‘storico’?

“Ebbene si, sono stata la prima italiana a tesserarsi con la FPI e diventare pugile professionista, la prima del nostro Paese a salire sul tetto d’Europa (per tre volte) e a vincere un incontro negli Usa. Il mio score è di sette incontri vinti (di cui due per ko), una sconfitta e due pareggi”.

Peccato per le Olimpiadi, la boxe femminile sarà introdotta solo a partire da Londra 2012…

“Si, anche se il vero rimpianto sono i mondiali femminili professionistici, introdotti quando mi ero ormai orientata su altre attività. Non avrei comunque potuto partecipare alle Olimpiadi dato che il pugilato è uno di quei pochi sport che vi schiera atleti dilettanti. Spero di seguirle come commentatrice tv”.

Un’attività da te già praticata…

“A livello locale con la rubrica ‘Jab’ mandata in onda da Retesole e sul piano nazionale attraverso la collaborazione col noto telecronista RAI Mario Mattioli. Mi piacerebbe commentare anche gli incontri maschili”.

Prima del 2001 la boxe femminile era vietata in Italia?

“Si, c’era il rischio che arrivassero i carabinieri a bordo ring. Ho dovuto combattere all’estero con licenze di Paesi come Croazia e USA. Da loro ci sono numeri di iscritte non paragonabili ai nostri, vedere una donna sul ring è normale”.

 

Una questione di diversa mentalità?

“Da noi c’era un’equazione ‘donna pugile = ragazza mascolina o con problemi’ ma non è assolutamente così. Non era sufficiente vincere gli incontri, dovevo anche convincere gli scettici”.

Eppure ora è diverso: due italiane, Bianchini e Galassi, si sono addirittura battute in un derby tricolore per il titolo mondiale. Che rapporto hai con loro?

“Non le ho mai affrontate perchè sono di una differente categoria di peso; ogni 2 Kg ne scatta una diversa. Io sono nei piuma e le altre italiane di questo raggruppamento non volevano mai sfidarmi”.

Chi è la più forte italiana di sempre?

“Maria Moroni”.

Ce lo immaginavamo. A differenza del calcio il tuo sport non permette dichiarazioni troppo modeste…

“Bisogna fronteggiare l’avversaria con spavalderia anche se si sta morendo di paura. La componente psicologica è fondamentale”.

Quindi l’amicizia con ‘colleghe’ è difficile?

“Più che altro parlerei di rispetto, quello sempre. Poi può capitare che dopo l’incontro si vada tutti assieme in pizzeria, ma io non ho rapporti duraturi con nessuna di loro”.

L’Umbria è una regione prolifica dal punto di vista pugilistico?

“Si, anche se non parlerei di scuola unitaria. Sono tanti casi in città diverse. Oltre a campioni del calibro di Rosi bisogna ricordare che il presidente federale è di S. Maria degli Angeli dove ci sono anche la sede ed il ritiro della nazionale maschile”.

Qualche giovane umbra emergente?

“Sinceramente non mi occupo del settore, non sono interessata alla carriera di allenatrice”.

Una parte in qualche film d’azione?

“Finora non mi è stato proposto ma sarebbe una cosa curiosa”.

Ti riconoscono per strada?

“Magari una volta quando ero ospitata più frequentemente nei programmi delle tv nazionali. Nei giorni scorsi sono stata invitata al gioco di RAI 1 in cui bisogna indovinare i mestieri; il concorrente di turno mi ha preso per una barista anzichè per una pugile”.

CONDIVIDI
Articolo precedenteMonete alternative all’Euro
Articolo successivoLe salite che scendono
Nato a Sanremo (Imperia) si è laureato in Geografia all’Università di Genova ed ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze Biologiche all'Università di Perugia. Tecnico e dirigente di associazioni sportive in Liguria, è originario per via paterna di un piccolo borgo dei Monti Sibillini e risiede per gran parte dell'anno in Umbria. Collaboratore del Perugia Free Press dal 2009, si occupa di temi socio-politici con una particolare attenzione all'altro lato, quello nascosto o volutamente sottaciuto, dei fatti di cronaca non solo locale. Collabora con lo studio giornalistico Consulpress nel web content management. Ha esperienza come consulente web development e account.