Festa della Cipolla di Cannara, dopo l’entusiasmante avvio si continua anche nel weekend

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Dopo l’avvio di mercoledì scorso la Festa della Cipolla di Cannara si avvia verso il suo primo
weekend con le 6 taverne, aperte anche a pranzo (su prenotazione e a menù fisso)
sia sabato 5 che domenica 6 settembre.
Subito grandi numeri per la 35° edizione della Festa, con un importante afflusso
di persone che già dai primi giorni hanno partecipato a questo tradizionale appuntamento
con la grande gastronomia e soprattutto con la cipolla del territorio
(la rossa ramata è stata anche certificata per le sue qualità dall’Università di Perugia).

L’evento proseguirà poi dall’8 al 13 settembre prossimi con la seconda settimana di iniziative

CANNARA – A Cannara si continua, dopo l’avvio di mercoledì scorso, a celebrare giorno dopo giorno la cipolla. L’offerta gastronomica dei 6 stand culinari della Festa della Cipolla di Cannara, allestiti in diverse parti del borgo, ha iniziato a dare risalto ad ogni singola caratteristica delle cipolle cannaresi. Tanti i piatti e le specialità che si possono sperimentare ed assaggiare quindi durante quello che è considerato uno degli appuntamenti gastronomici più importanti dell’Umbria organizzato dal Comune di Cannara e dall’Ente Festa della Cipolla.

cipolle in mostra

E sono da registrare subito grandi numeri per questo avvio della 35° edizione della Festa della Cipolla di Cannara. Lo storico appuntamento con la cipolla del territorio si avvia quindi verso il suo primo week end con le 6 taverne (“Il Giardino Fiorito”, “El Cipollaro”, “Al Cortile Antico”, “La Taverna del Castello”, “Il Rifugio del Cacciatore” e “La Locanda del Curato”) aperte anche a pranzo su prenotazione, sabato 5 e domenica 6 settembre, come anche sabato 12 e domenica 13 settembre, con menù fisso (per info, Proloco 3462114273). Per finire, spazio anche al punto ristoro La Tana di Pinocchio.

«Consorzio Cipolla di Cannara» e associazione propedeutica alla certificazione IGP sono impegnate per tutelare il prodotto e raggruppare i coltivatori e produttori di cipolla locali.

Prodotto tipico di questo territorio, coltivato e commercializzato fin dal 1300, la cipolla da queste parti è prodotta in diverse qualità (bianca piatta, rossa, dorata) di cui la rossa ramata è quella più gustosa per la sua delicata dolcezza. E apprezzata anche per la sua alta qualità, certificata in questi giorni da studi condotti nel Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Perugia. Quella coltivata a Cannara, infatti, presenta il più alto valore di polifenoli e la maggiore capacità antiossidante, determinando, inoltre, un più elevato incremento medio di cellule immunitarie antitumorali.

Sindaco Gareggia - chef Bacoccola

La coltivazione della cipolla a Cannara ha origini molto antiche e si è sviluppata per la particolare conformazione del suo terreno molto argilloso, abbondante d’acqua con una discreta presenza di potassio (il cui apporto è fondamentale durante la fase di ingrossamento del bulbo) e la scarsa presenza di sostanze organiche che permette di ottenere un prodotto altamente conservabile.

I produttori, detti localmente cipollari, sono per lo più a conduzione familiare e tramandano le tecniche di coltura oralmente di padre in figlio, in alcuni casi da oltre 4 generazioni. Nel 2003, sotto il patrocinio del Comune, è stato istituito il «Consorzio Cipolla di Cannara», e nel 2014 un’associazione propedeutica alla certificazione IGP che raggruppano la maggior parte dei coltivatori e produttori di cipolla locali. La funzione principale del sodalizio, oltre alla valorizzazione e salvaguardia del bulbo, è quella di organizzare e assistere gli associati lungo tutta la filiera, dalla produzione alla raccolta, dalla conservazione alla commercializzazione per garantirne la qualità e la genuinità finale. La cipolla di Cannara è inoltre riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T.) dal Ministero delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali italiano.

cena-anteprima_sindaco Gareggia-presidente consiglio regionale Porzi

“Di cipolla se ne produce dai 7 ai 10 mila quintali l’anno, quella vera e secondo stagione – affermano i produttori Francesco Rulli e Carlo Sirci – considerando che la contraffazione spinge a prendere l’IGP che fissa un tetto alla produzione per ettaro. Non deve essere consentito infatti a privati, in un ettaro, di produrre 500 quintali. Sono solo 6 i produttori che producono all’interno del consorzio, mentre in totale a Cannara ce ne sono circa 30 e tutti insieme si può arrivare anche ad un milione di euro”.

Quest’anno, oltre alla consueta formula gastronomica, si aggiungono numerosi eventi collaterali. Sono già andati in scena, e molto partecipati, i primi cooking show: sia quello con lo chef Emanuele Sorbini sia quello con lo chef Giampiero Bacoccola.

In attesa di quelli con Giorgio “Giorgione” Barchiesi e Jennifer Mcllvaine del 10 settembre, per un gemellaggio fra la cipolla di Cannara e quella americana di Walla Walla, e dell’11 settembre con la cuoca a domicilio Graziella Ponti che in collaborazione con AIC Umbria preparerà la pasta fatta in casa gluten free alla cipollara.

La Festa della Cipolla di Cannara proseguirà infatti anche la prossima settimana, dall’8 al 13 settembre.

Danilo Nardoni
Info: www.festadellacipolla.com