Casa dolce casa

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di Maurizio Vignaroli

Per noi italiani la casa è un po’ come la mamma, guai a chi ce la tocca almeno per coloro che hanno la fortuna di possederla. E chi non ce l’ha? Niente paura non ci si ferma davanti a nulla. C’è la 30enne che, dopo anni di infruttuose esperienze, ha capito che la sua vera strada non è lo studio ma “l’amore”  non ci pensa due volte, si sposa con il pollo di turno. Non importa se bruttino ma possibilmente con lo stipendio fisso per pagarle il mutuo.

C’è il giovane intellettuale che invece preferisce completare gli studi con i soldi di papà per poi sfornare un bel nipotino per l’orgoglio dei neononni i quali “spontaneamente” contraccambiano con la loro pensione per la rata dell’appartamento. Ma c’è anche chi sfortunatamente, e sono la maggior parte, è costretto a pagare per tutta la vita un affitto da Grand Hotel per un misero monolocale.

Ed ecco che per i politici il gioco è facile. C’è chi in cambio di preziosi voti propone il miraggio di “una casa per tutti” e chi, nostalgico, rispolvera la soluzione postbellica della requisizione degli immobili liberi.

Il fatto è che quando si desidera un tetto si è disposti a qualsiasi cosa, anche arrivare al punto di inventarselo come i “senzatetto” che abbiamo incontrato in questi giorni nel centro storico di Perugia. Sembrano uccelli intirizziti. Tutto per il loro nido è prezioso: vecchi cartoni puzzolenti, giornali e buste di plastica.

Anch’essi hanno trovato “casa” e per di più in posizione esclusive: ai piedi dell’Ufficio Postale, dietro la fontana di via Fratti o sotto un portico nei pressi del Post, il nuovissimo Museo della Scienza. Lì sono costretti a fare di tutto: dormire, mangiare e quando gli scappa anche urinare o defecare all’aperto. Tutto a pochi metri dalla Curia, dal Palazzo del Sindaco e nell’indifferenza più completa dei loro illustri vicini di casa. E allora? Aspettiamo che piova dal cielo un politico illuminato a cui venga la voglia di incentivare l’affitto di case, magari diminuendo le tasse ai proprietari che vi abitano ed aumentandole di molto a chi preferisce tenerle vuote.

 

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Nato a Perugia, laureato in Filosofia, dal 1992 al 2002 ha collaborato con l'edizione umbra de La Nazione. Iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti nel 1993 sceglie di condividere opinioni libere ed indipendenti e nel 2003 fonda con Armando Vignaroli il periodico Free Press - Libera Stampa. Direttore responsabile di Free Press - Libera Stampa, curatore di perugiafreepress.com e occasionecasa.com. Dal 2014 fa parte dello studio giornalistico Consulpress.