Attento alle mani che stringerai, Presidentissimo Trump!

“Yes we can, yes we did, yes we can”. Possiamo farlo, lo abbiamo fatto, e lo faremo ancora, queste le ultime parole del discorso di commiato di Obama. E subito ondate di brivido hanno percorso la schiena dei sopravvissuti a quasi sei anni di guerra civile in Siria, pensando che potrebbero ripetersi gli orrori patiti a causa di supposte, indecenti alleanze con ISIS. Per non parlare di Iraq e Libia. Chissà se risponde poi al vero che il libico Fayez al Serraj stia stringendo accordi con Putin e che sulla sua strada si sia avviato ancor prima l’egiziano Abd al-Fattah al-Sisi? Vedremo, da qui a breve, e comunque nessuno di loro sembra rimpiangere il recente passato. Domandare, per credere, in proposito e per di più, alle migliaia di cubani che non potranno più liberamente accedere negli States, acquisendone automaticamente il diritto all’accoglienza con la legge “dei piedi asciutti e dei piedi bagnati” in vigore dal 1995, in procinto di guadagnare l’agognata meta. Ovvero, se arrivati dal Messico (via terra) : accolti, se sbarcati dall’oceano (piedi bagnati) : respinti. Sì, perché il vendicativo nero democratico due giorni fa ne ha abrogato i benefici effetti allo scopo di creare ulteriori difficoltà all’entrante Trump. E pensare che a dicembre 2015, abbracciandosi e baciandosi con Raùl Castro, Obama aveva ulteriormente illuso i fuggiaschi dal paradiso comunista caraibico. Sogni svaniti, almeno per ora. E speriamo vivamente che Trump non cada in altre trappole tesegli come quella dell’espulsione dei diplomatici russi neanche un mese fa, liquidata dalla signora Zakharova, portavoce del ministro degli esteri russo, con un “Speriamo che sia l’ultima uscita poco intelligente di Obama” Sì, l’umanità in blocco se lo augura, così come il ritiro delle truppe NATO dai Paesi baltici e dei suoi “consiglieri e volontari” dall’Ucraina. Non vi meravigliate, così va il mondo. I “pacifisti” sono sempre sul procinto di scatenare guerre mondiali o perché estremamente inattivi (contro l’avanzata maomettana in tutto il Mediterraneo, ad esempio) o perché iperattivi sui fronti “caldi” sopra elencati, lambenti un colosso nucleare come la Federazione Russa. Il loro dio quattrino li perde irrimediabilmente ad ogni importante bivio storico. E un’altra peculiarità straordinaria che mantengono nel DNA è il non accettare il responso delle urne. Alla faccia, che democratici! Ed infatti, Presidente Trump, preparati venerdì prossimo a subirne di tutti i colori. Ti si scateneranno contro le “morigerate” Femen notoriamente finanziate da George Soros (patrimonio netto : 24,9 miliardi di dollari, fra i 30 uomini più ricchi al mondo), così come i Movimenti per i diritti civili, gli Anarchici, i Black Lives Matter, i 300 volontari del Disrupt T.20, con il compito di organizzare i manifestanti, ben 27 movimenti di protesta fra musulmani, nativi americani, neri, disabili, Lgbt (neanche un fiato però contro le violenze castriste sugli omosessuali : che coerenza, complimenti!) e donne violentate. E non è finita, perché il giorno dopo 200.000 persone parteciperanno alla “Women’s March”. Sarebbe potuto mancare, inoltre, Bill Ayers, leader e fondatore di Weather Underground, distintasi negli anni ’70 per attacchi dinamitardi? Ovviamente, no! Incerta soltanto la partecipazione di Paperino, con Qui, Quo e Qua (concedetemelo uno scherzo, please!). Il bello (e si fa proprio per dire) della cagnara montante è che i signori fomentatori di inevitabili disordini sono quelli che fino a tutti gli anni ’80 stavano schierati su posizioni filosovietiche a favore dei sanguinari Khmer Rossi e di ogni dittatura che si richiamasse ai deliri di Lenin e di Marx. Insomma, Presidente Trump, alla fin fine, peggio di ciò che ha combinato nei suoi due mandati Obama non potrai fare. Attento soltanto alle frequentazioni e alle mani che stringerai, perché non ti sarà perdonato il minimo errore : lontano anni luce da evasori, sciacquette e “sniffatori”, quindi!.